Il Controllo di Gestione nella cosmesi: cos’è e a cosa serve?

Il controllo di gestione è un’attività ormai indispensabile per qualsiasi azienda cosmetica. Si tratta di un sistema operativo che le consente di ottenere un riscontro del proprio operato e di individuare i settori più proficui per la propria attività. Come funziona, com’è possibile svolgerlo all’interno della propria azienda e quali obiettivi permette di raggiungere?


Controllo di gestione e andamento delle performances della propria azienda

Nel 2022 esistono ancora molte imprese che analizzano i numeri che riflettono l’andamento delle proprie performances soltanto una volta l’anno, in prossimità o addirittura dopo la chiusura del bilancio ovvero molto tempo dopo che i fatti che hanno generato quei valori sono accaduti.

Oggi è sempre più frequente sentir parlare di statistiche e dati e chiunque può avere a portata mano strumenti semplici per tracciare l’andamento di qualsiasi processo; nonostante ciò, è singolare notare come, al vertice di aziende anche molto longeve, alcune decisioni vengano prese d’istinto o sull’onda del si è sempre fatto cosìsenza il supporto di precise indicazioni di rotta.

È indubbio che sia anche questo il fascino delle piccole aziende italiane, capitanate da imprenditori intraprendenti e visionari. Tuttavia, quando l’istinto prevale con regolarità sulla capacità di analisi, un aspetto affascinante e quasi magico come questo può diventare il più grande limite delle aziende stesse.

Quando puoi misurare ciò di cui stai parlando ed esprimerlo in numeri, sai qualcosa di questo fenomeno; ma quando non riesci a misurarlo e a esprimerlo in numeri, la tua conoscenza è scarsa e insoddisfacente (William Thomson, fisico e matematico irlandese noto come Lord Kelvin). In altri termini, non puoi migliorare qualcosa se non inizi a misurarlo. A maggior ragione non riesci a farlo quando aumenta la complessità di prodotti, processi e mercati.


Analizzare i numeri: come e quando farlo

È ormai risaputo che avere a che fare con i numeri non gratifica come generare dal nulla un’idea vincente o chiudere la vendita del secolo; quando però i capitani d’impresa alla guida di migliaia di aziende italiane percepiranno come, proprio grazie ai numeri, sia più facile prendere decisioni e si sia tanto più rapidi nel risalire da un trend negativo, questo abbatterà molti degli ostacoli che impediscono di fare un salto di qualità alla maggior parte delle MPMI italiane.

I numeri sono le conseguenze delle azioni di un’azienda: imparare a leggerli in questi termini ne rende meno noiosa l’analisi e attribuisce una nota di colore che rende viva l’analisi stessa. Oltre a ciò, è importante mantenere una giusta lucidità durante la lettura di risultati negativi, per poter avviare al meglio precise azioni di recupero.

Cosa significa controllo di gestione?

Il controllo di gestione è un insieme di strumenti che trasmette a chi li legge un feedback dell’operato aziendale, rispetto a dati pregressi e/o rispetto a obiettivi prefissati. Grazie al controllo di gestione, puoi rispondere a queste domande:

Rispetto al passato (che può essere lo stesso arco temporale dell’anno precedente o il mese precedente rispetto al mese di analisi) oppure rispetto ad un obiettivo di budget che ci siamo dati  stiamo facendo meglio oppure peggio? Di quanto siamo migliorati o peggiorati? In quale canale? Su quale prodotto?

Se guardiamo a un obiettivo aziendale fissato, dove ci troviamo? Ci stiamo avvicinando o allontanando? Cosa genera questo trend?

Cosa monitora il controllo di gestione?

Due sono gli indicatori principali che il controllo di gestione monitora:

1. Marginalità dei prodotti, per verificare che i ricavi di vendita siano superiori ai costi.

2. Andamento dei flussi finanziari, per garantire che le entrate siano superiori e in equilibrio con le uscite.

Questi due macro indicatori, sono spesso accompagnati da ulteriori indicatori di prestazione (chiamati in inglese KPI – Key Performance Indicators) che misurano la produttività e performances aziendali rispetto agli obiettivi aziendali prefissati.

Qual è un controllo di gestione efficace?

Un controllo di gestione efficace è quello che fornisce tempestivamente le informazioni esaustive a chi deve decidere (decision maker), per mantenere la rotta o correggere il tiro, con la consapevolezza di dove andare ad agire.

Cosa serve per avviare un controllo di gestione efficace?

Ogni azienda ha dinamiche e complessità diverse, tra cui la tipologia di prodotto/servizio, il fatto che sia mono-prodotto o al contrario abbia un ventaglio di aree operative ecc.

Tutti questi aspetti influenzano il modo in cui impostare questo insieme di strumenti e quanto sia agevole o meno farlo. Quando si parte da zero su questo fronte, è consigliabile tenere presente che less is more: è bene iniziare con pochi dati da monitorare con continuità, per creare l’abitudine a consultarli; in questo modo, nasceranno domane o riflessioni spontanee, come ad esempio:

Perché questo costo incide così tanto?

Per quali ragioni questo costo sta incrementando?

A fronte di una determinata voce di costo sostenuta, corrisponde un risparmio, un vantaggio, la risoluzione di problematiche o un aumento di ricavi?

Il controllo di gestione si modella in base all’operatività dell’azienda e parte dalla sintesi per andare in profondità, attraverso livelli intermedi che analizzano i processi aziendali.

Il processo va svolto per gradi, poiché riempirsi di moltissimi indicatori da monitorare tutti e subito porta alla confusione più che alla focalizzazione.