Come affrontare una crisi aziendale e supporti

Per capire come affrontare una crisi aziendale è necessario partire dal presupposto che ciò richiede una strategia efficace e un supporto mirato.

È pur vero, tuttavia, che è sempre opportuno verificare i processi della propria azienda anche quando le cose vanno bene, colmando eventuali sacche di inefficienza e riducendo i relativi costi. Questo è il primo passo per massimizzare l’efficienza e la marginalità.

In questo articolo vedremo insieme come identificare le sfide aziendali in tempi di crisi e come fornire assistenza strategica nel gestire i costi e superare le difficoltà.

Condivido di seguito il mio metodo personale, frutto dell’esperienza di anni come Temporary Manager, al fianco di imprenditori e manager di aziende che si sono risollevate dalle difficoltà economiche.

Identificazione dei problemi

L’identificazione dei problemi in una crisi aziendale è un processo articolato che richiede un’analisi meticolosa e sistematica. Comprendere le cause profonde della crisi è, difatti, essenziale per sviluppare soluzioni efficaci.

Entriamo insieme nelle varie fasi del processo.

1. Analisi finanziaria

Per capire come superare una crisi aziendale, l’analisi approfondita della situazione finanziaria dell’azienda è uno step dovuto. Essa inizia con la revisione dei bilanci degli ultimi anni per identificare trend preoccupanti, come cali delle vendite, aumento dei debiti o diminuzione dei profitti.

Si valuta, quindi, la liquidità dell’azienda, esaminando i flussi di cassa per individuare eventuali problemi che potrebbero compromettere la capacità operativa quotidiana. Inoltre, è fondamentale calcolare e interpretare gli indici finanziari, come il rapporto di indebitamento, la redditività e la liquidità corrente, per avere un quadro chiaro della salute finanziaria dell’azienda.

2. AUDIT OPERATIVO

Lo scopo di un audit operativo è quello di esaminare l’efficienza e l’efficacia delle operazioni aziendali. Si analizzano, nello specifico, i processi produttivi per individuare eventuali inefficienze, sprechi e colli di bottiglia che potrebbero intaccare la produttività.

La valutazione si estende poi alla gestione delle forniture e della logistica, con l’obiettivo di identificare ritardi o problematiche varie che potrebbero influenzare negativamente la produzione e la distribuzione. Infine, si controllano i livelli di inventario per prevenire eccessi o carenze che possono causare problemi finanziari oppure operativi.

3. Valutazione del mercato

La terza fase comporta un’analisi approfondita del mercato e della concorrenza. Si esaminano le tendenze del mercato per comprendere se la crisi è influenzata da fattori esterni, come cambiamenti nelle normative o nelle preferenze dei consumatori. Inoltre, si studiano i concorrenti per identificare eventuali vantaggi competitivi che potrebbero aver eroso la quota di mercato dell’azienda, permettendo di capire meglio il contesto competitivo in cui l’azienda opera.

4. Diagnosi del personale

Infine, è essenziale valutare il morale e la performance del personale. Questo processo inizia raccogliendo feedback dai dipendenti per identificare problemi interni come conflitti, insoddisfazione o mancanza di motivazione. Successivamente, si valutano le prestazioni individuali e di squadra per individuare aree che necessitano di miglioramento o di formazione aggiuntiva. Attraverso una diagnosi accurata del personale, l’azienda può intervenire per migliorare il clima lavorativo e aumentare l’efficacia delle risorse umane.

Supporto del temporary manager

Il ruolo del Temporary Manager rappresenta una grande opportunità per affrontare e superare una crisi aziendale. Il mio compito, in queste circostanze, è effettuare una diagnosi rapida e precisa della situazione. Grazie all’esperienza personale che ho maturato ereditando una realtà aziendale fortemente indebitata e in crisi, sono in grado di valutare rapidamente lo stato dell’azienda, identificando i problemi principali e le aree critiche che necessitano di intervento immediato. Questa capacità di analisi rapida permette di risparmiare tempo prezioso, fondamentale durante una crisi.

Successivamente, il mio metodo prevede di sviluppare un piano d’azione chiaro, pragmatico e condiviso. Questo piano include misure immediate per stabilizzare l’azienda e strategie a lungo termine per il recupero e la crescita.

Fornire una leadership temporanea è un altro aspetto fondamentale del ruolo del manager a tempo. In momenti di incertezza, su come affrontare una crisi aziendale, avere una guida decisa e competente può rassicurare il personale e mantenere la motivazione alta.

La gestione della comunicazione, sia interna che esterna, è altrettanto importante. Il mio ruolo di “manager su richiesta” prevede, infatti, anche il coordinamento delle attività di comunicazione, garantendo la trasparenza, al fine di mantenere la fiducia degli stakeholder.

Guida sull’affiancamento manageriale | luisa barbieri
Guida sull’affiancamento manageriale | luisa barbieri

Come affrontare una crisi aziendale: costi e processi

Se vuoi sapere come affrontare una crisi aziendale devi comprendere che comporta inevitabilmente dei costi, o meglio un investimento che, grazie a una gestione accurata, potrà massimizzare i benefici a lungo termine.

A livelli di costi, la mia presenza in azienda, in qualità di Temporary Manager, può variare dai 6 ai 18 mesi a seconda della situazione da gestire. Il supporto settimanale prevede una permanenza in presenza da uno a tre giorni, adattandomi alle esigenze specifiche dell’azienda. Si tratta di un approccio, noto come fractional management, che rende il mio intervento sostenibile sia per grandi imprese che per piccole aziende.

Da un punto di vista operativo, il mio intervento dà il via a un processo di recupero che si sviluppa attraverso diverse fasi:

  • la stabilizzazione iniziale affronta le emergenze immediate, come problemi di liquidità o interruzioni della produzione;
  • stabilizzata l’azienda, si procede con la pianificazione strategica, definendo obiettivi a breve e lungo termine, risorse necessarie e tempistiche per raggiungerli; l’implementazione del piano strategico richiede poi una gestione attenta e continua, con monitoraggi regolari per valutare l’efficacia delle misure adottate e apportare eventuali modifiche.

Un sistema di monitoraggio è, difatti, essenziale per mantenere il controllo sulla situazione. Ecco perché questa fase applico l’approccio Plan Do Check Act (PDCA) per assicurarmi il raggiungimento degli obiettivi di miglioramento prefissati e accompagnare il personale nelle varie fasi del cambiamento.

Monitorare consente infatti di valutare i progressi e apportare aggiustamenti in base alle necessità, garantendo un percorso verso la stabilità e la crescita sostenibile.

Richiedi una consulenza per capire come affrontare una crisi aziendale che stai affrontando. Non rischiare più del dovuto aspettando ancora prima di intervenire. Contattami e valutiamo insieme il da farsi.