Guida sull’affiancamento manageriale

L’affiancamento manageriale è un processo fondamentale all’interno delle aziende, mirato a sostenere e guidare i dipendenti durante il loro apprendimento sul posto di lavoro. 

Rappresenta una strategia chiave nell’ambito aziendale, volta a garantire il trasferimento di conoscenze e competenze da figure esperte a nuovi membri, oppure a chi occupa ruoli di leadership. 

Questo processo mira a favorire lo sviluppo professionale e a garantire la continuità e l’efficienza delle operazioni aziendali. 

Vediamo in dettaglio cos’è l’affiancamento manageriale, quali figure possono gestirlo, quali conoscenze implica e, soprattutto, quali sono i vantaggi per l’azienda che richiede un affiancamento per le sue risorse.

Di cosa si tratta

Noto anche come “on the job training”, l’affiancamento manageriale va oltre la semplice formazione teorica. Si tratta di un progetto di taglio pratico, in cui una persona più esperta (detta senior) accompagna un’altra persona meno esperto (identificata come junior).

Nel progetto di affiancamento non vengono congelate le mansioni in capo a entrambe le figure che, quindi, continuano a svolgere la propria attività lavorativa quotidiana. 

L’obiettivo del senior è quello di trasferire conoscenze, competenze e abilità specifiche, consentendo al junior di crescere professionalmente.

Il ruolo del Temporary Manager nell’affiancamento manageriale

Sono diverse le figure aziendali che possono occuparsi dell’affiancamento manageriale in azienda:

  • manager di reparto o di team che possono guidare i nuovi membri del team grazie alla loro esperienza specifica;
  • colleghi esperti, cioè dipendenti della stessa organizzazione, dotati di maggiore esperienza o hard skills, che possono affiancare i colleghi più giovani o meno esperti;
  • Temporary Manager, professionisti esterni che vengono assunti temporaneamente per affiancare e supportare il personale durante periodi di cambiamento o transizione.

Solitamente, i Temporary Manager hanno una competenza pressoché specifica che dipende dalla loro formazione così come, anche in questo caso, dalla loro esperienza sul campo. 

La mia storia professionale, che mi ha vista calata nelle vesti di Amministratore Delegato con funzione di Direttore Generale dell’azienda di famiglia, con oltre 20 milioni di euro di fatturato e un’intesa attività di export, mi ha resa in grado di saper analizzare un’organizzazione in modo trasversale. 

Dalla logistica, alla produzione, la gestione amministrativa, di clienti e fornitori, nonché reti commerciali, sono tutte aree in cui ho dovuto mettere le mani in pasta una volta ereditato il timone dell’azienda di famiglia.    

Forse, in qualità di manager a tempo, oggi posso dire anch’io di avere una specialità: guidare le aziende in crisi finanziaria a gestire le difficoltà e pianificare il futuro, analizzando i processi interni. 

La mia capacità analitica mi dà modo di affiancare i manager, titolari e Amministratori per ridurre le sacche di sprechi ed esporsi, individuando dove l’attività aziendale margina di più. 

Qualcuno dei titolari di piccole aziende che ho seguito in passato mi ha confessato: «La mia attività sta crescendo ma non so dove margino e temo di non farcela a tenere sotto controllo la produzione».

Affiancamento manageriale

Come funziona

Vediamo in concreto in quali step di suddivide il lavoro di un Temporary Manager che affianca le risorse in azienda. 

  1. Avere un metodo strutturato. L’affiancamento richiede un approccio strutturato. Non si improvvisa: è essenziale avere un metodo che includa:
    • empatia per comprendere le esigenze e le aspettative del junior;
    • risoluzione dei problemi, per essere in grado di affrontare le sfide quotidiane;
    • competenza nel proprio ruolo, il senior deve essere competente nel proprio lavoro e capace di insegnarlo.
  2. Dimostrare le attività pratiche. Il senior deve mostrare al junior come svolgere le attività. L’apprendimento avviene attraverso l’osservazione e la pratica attiva.
  3. Personalizzare l’affiancamento. Ogni dipendente ha bisogni diversi. Adatta l’affiancamento alle competenze e alle caratteristiche del junior.
  4. Fornire feedback costruttivo. Il senior deve dare feedback regolare, evidenziando punti di forza e aree di miglioramento.
  5. Bilanciare supervisione e autonomia. Trovare il giusto equilibrio tra supervisione e autonomia. Il junior deve poter applicare ciò che ha imparato.
  6. Monitorare il progresso. Valutare i progressi del junior nel tempo e apportare eventuali correzioni.

Vantaggi

Le competenze chiave del Temporary Manager incaricato da una società per occuparsi dell’affiancamento manageriale sono decisamente un plus per le risorse con cui sta a contatto.

L’affiancamento manageriale consente, infatti, un efficace trasferimento di conoscenze e competenze dalle figure esperte ai nuovi membri del team. Il Temporary Manager, grazie alla sua esperienza consolidata, può condividere best practices, strategie vincenti e approcci innovativi con il personale aziendale.

Soprattutto quando l’affiancamento è previsto con persone che ricoprono ruoli di management, è importante che il Temporary Manager non solo appia le seguenti qualità ma sappia anche saggiamente trasferirle al team: 

  • leadership, intesa come la capacità di guidare e motivare il team verso gli obiettivi prefissati;
  • gestione del cambiamento, dando esempio di come affrontare e gestire situazioni di cambiamento all’interno dell’organizzazione che possono provocare stress alle persone;
  • problem solving, ossia individuare e risolvere efficacemente le sfide operative e strategiche;
  • comunicazione efficace, cioè l’abilità di trasmettere informazioni in modo chiaro e persuasivo a tutti i livelli dell’organizzazione;
  • adattabilità, cioè la capacità di adattarsi rapidamente a nuove situazioni e contesti lavorativi.

Garantire continuità operativa durante l’affiancamento

L’affiancamento manageriale contribuisce a garantire la continuità operativa all’interno dell’organizzazione. Il Temporary Manager, durante il periodo di affiancamento, può assumere temporaneamente ruoli chiave o supportare i dirigenti aziendali nell’assunzione di decisioni strategiche, garantendo la stabilità e l’efficienza delle operazioni aziendali.

Investire nell’affiancamento manageriale, con il supporto di figure qualificate come il Temporary Manager, rappresenta un’importante strategia per favorire lo sviluppo professionale. Promuove, inoltre, l’innovazione all’interno delle organizzazioni aziendali. 

I vantaggi che questo processo può portare sono significativi e a lungo termine, contribuendo al successo e alla crescita dell’azienda.

La modalità frazionale che concordo solitamente con titolari e imprenditori si basa su una presenza fisica in azienda di almeno tre giorni. 

Inoltre, il mio intervento ha una durata prestabilita che va dai 6 mesi a un anno circa. Una soluzione che diventa vantaggiosa ed economicamente sostenibile anche per le piccole aziende di famiglia che rappresentano lo zoccolo duro dell’economia del nostro territorio.

Contattami per prenotare una consulenza e fissare un colloquio conoscitivo.