Crisi aziendali: cosa si intende e come gestirle

Le crisi aziendali sono momenti difficili da affrontare per qualsiasi azienda. Possono manifestarsi in molti modi, sotto veste di problemi finanziari e la loro causa può essere di diversa natura, ad esempio a causa di una riduzione della domanda o di cambiamenti normativi.

In diverse situazioni aziendali ho affiancato, in qualità di manager temporaneo, imprenditori e responsabili di funzione per risanare una crisi. Spesso, essa consegue a cambiamenti importanti a cui un’azienda non è in grado di strutturarsi adeguatamente. 

Può trattarsi anche di una rapida crescita, parallelamente all’aumento della richiesta da parte del mercato. Non di rado, in circostanze simili ho visto aziende aumentare la produzione tuttavia senza avere contezza di dove stessero marginando e senza avere pieno controllo dei costi di produzione o della propria rete commerciale. 

In questo articolo, esploreremo come riconoscere e gestire le crisi aziendali in modo efficace. 

Impareremo a identificare le cause delle crisi aziendali e a sviluppare un piano d’azione per affrontarle. Inoltre, ti illustrerò il mio metodo personale con cui ho già supportato molte società, di diverse dimensioni, e imprenditori a sanare un momento di depressione economica.

Cosa si intende per crisi aziendale

In un panorama economico sempre più complesso e competitivo, in cui molte aziende si trovano ad affrontare sfide e momenti di difficoltà, è bene partire dal principio, chiarendo il concetto di crisi aziendale. 

La crisi aziendale è una condizione in cui un’azienda si trova a fronteggiare difficoltà economico-finanziarie che mettono a rischio la sua sopravvivenza e la sostenibilità del proprio modello di business

Prima di vedere quale strategia adottare per sanare un periodo di tale criticità, dobbiamo entrare nel merito di quelle che sono le cause. Queste possono essere divise in cause interne ed esterne all’azienda.

Cause interne 

Le cause interne di una crisi aziendale possono includere, a titolo esemplificativo:

  • una gestione finanziaria inefficace;
  • un modello di business non più sostenibile;
  • problemi di leadership;
  • problemi di comunicazione all’interno dell’azienda, a diversi livelli;
  • una mancata adattabilità ai cambiamenti del mercato. 

Ad esempio, un’azienda potrebbe trovarsi in crisi a causa di una cattiva gestione dei flussi di cassa, che porta a difficoltà nel pagare i fornitori e mantenere un certo livello di liquidità, necessaria per operare.

Nella mia attività ho affiancato numerose piccole aziende familiari, molto tipiche del nostro territorio e del Veneto in cui opero. Si tratta di un panorama di aziende molto frastagliato in cui il fenomeno che, tipicamente, può creare un blocco d’arresto è la gestione del passaggio generazionale

Quando il cambio del testimone di padre in figlio non è opportunamente pianificato, può accadere che la continuità aziendale ne risenta fino a causare la cessazione dell’attività di famiglia.

Cause esterne  

Le cause esterne di una crisi in azienda, invece, possono derivare da:

  • eventi imprevisti;
  • crisi economiche a livello globale;
  • cambiamenti normativi che impongono un grande cambiamento organizzativo interno;
  • cambiamenti nel comportamento dei consumatori;
  • una concorrenza più agguerrita. 

Un esempio molto classico è quello di un’azienda che si trova in difficoltà a causa di una forte diminuzione della domanda. Questo può avvenire a causa dei suoi prodotti o servizi che, probabilmente non rispondono più alle esigenze dei consumatori o alla comparsa di nuovi competitor che offrono prezzi più competitivi sul mercato o prodotti innovativi oppure a embarghi che, tramite normative governative, rendono inaccessibile un mercato.

Nella fase post pandemica molti settori hanno sperimentato la necessità di dover digitalizzare l’offerta dei propri prodotti e servizi. I consumatori non solo si sono abituati ma ne hanno tratto vantaggio tanto da continuare a prediligere l’acquisto online. Le aziende che non hanno proseguito con l’adeguamento dei propri processi, prendendo piede nel mondo digital, sono destinate ad accontentarsi di una risicata fetta di mercato o a chiudere i battenti. 

È il caso, ad esempio, degli e-commerce che vendono prodotti para farmaceutici, integratori alimentari e di dermocosmesi.  

Come gestire le crisi aziendali

Guida sull’affiancamento manageriale | luisa barbieri

La gestione di una crisi aziendale richiede un approccio pragmatico e orientato al risultato. Voglio riportare qui di seguito alcuni suggerimenti su come affrontare una situazione di crisi aziendale in modo efficace.

  1. Analisi della situazione. La prima cosa da fare è analizzare la situazione per identificare le cause della crisi aziendali e valutare la gravità del problema. Questo può essere fatto attraverso una revisione dei bilanci, una valutazione delle risorse disponibili e una revisione della strategia aziendale.
  2. Pianificazione. Una volta identificate le cause della crisi, è importante sviluppare un piano d’azione per affrontare il problema. Esso dovrebbe includere obiettivi chiari, azioni specifiche da intraprendere e un calendario per il loro completamento.
  3. Contenimento dei costi. Spesso, una delle prime azioni da intraprendere in una situazione di crisi è il taglio dei costi. Prima di ricorrere a un’operazione di licenziamento, è opportuno valutare ogni sacca di costo al fine di migliorarla e contenere le uscite, oltre ad aumentare la liquidità rientrando di tutte le situazioni di credito dell’azienda nei confronti dei propri clienti. È importante dare respiro al flusso finanziario anche attraverso la negoziazione con i fornitori per ottenere prezzi migliori. 
  4. Ristrutturazione aziendale. In alcuni casi, potrebbe essere necessario rendere la struttura dell’azienda più efficiente e sostenibile. Ciò potrebbe includere la vendita di divisioni non redditizie, ridisegnare l’organizzazione interna con la ridistribuzione delle risorse e la revisione del modello di business.
  5. Ricerca di nuove opportunità. Una crisi può anche essere un’opportunità per esplorare nuovi mercati oppure sviluppare nuovi prodotti o servizi che possano generare ulteriori entrate. 

Il mio metodo  per superare le crisi aziendali

In anni di attività come Fractional Manager ho messo a punto un metodo pragmatico che parte con l’analisi delle cause che hanno portato un’azienda alla crisi. 

Dopodiché redigo un business plan con lo scopo di:

  • definire i principali problemi strategici;
  • rendere espliciti gli obiettivi dell’impresa;
  • simulare in anticipo i risultati economico-finanziari futuri dell’azienda.

Inoltre, ritengo sia essenziale comunicare in modo trasparente e onesto con tutti gli stakeholders dell’azienda, compresi: dipendenti, fornitori e clienti. Questo è un aiuto concreto per mantenere un clima di fiducia e coinvolgimento delle persone in azienda.

Naturalmente, mi premuro di monitorare costantemente i progressi e valutare l’efficacia delle azioni intraprese. È un passaggio fondamentale per  condividere e correggere eventuali inefficienze, coinvolgendo le persone nel raggiungimento degli obiettivi comuni: quelli aziendali.

Riconosco quanto sia delicato per gli imprenditori affrontare delle crisi aziendali. Ecco perché ho scelto di donare parte del mio tempo alla Onlus Imprenditore Non Sei Solo. Un’associazione nata per stare loro vicino, supportandoli attivamente, con formazione e consulenze gratuite, per evitare che ci siano ancora suicidi di titolari d’impresa proprio a causa delle crisi aziendali.